Teatro

Igor Loddo: un seminario sul monologo

Igor Loddo: un seminario sul monologo

Igor Loddo, attore scaligero formatosi alla scuola di Quelli di Grock e fondatore della compagnia milanese Scimmie Nude, terrà la prossima estate, nelle campagne umbre, un seminario teatrale residenziale sullo studio del monologo: “IO NON PARLO, SONO PARLATO!” Come mai la scelta di affrontare il monologo? Prima di tutto non è facile trovare un seminario intensivo di studio sul monologo e gli attori avvertono questa mancanza. Offro quindi a chi seguirà il seminario la possibilità di approfondire un tema poco affrontato a livello di studio e preparazione nel teatro, oltre che la possibilità di studiare e affinare un testo che può tornare loro utile per provini e concorsi. In secondo luogo il monologo mi dà la possibilità di lavorare più a fondo e in modo più mirato, di concentrarmi specificamente su un singolo attore e sulla sua propria personalità, fisicità, espressività. Il monologo è un momento estremamente particolare di recitazione, o meglio, di azione: è complesso e prevede un grande lavoro di training e di definizione di regole interne che permettano all’attore di acquisire libertà in scena. Quali sono secondo te le peculiarità di un seminario intensivo? Un seminario è un momento di formazione essenziale ed importantissimo per la crescita di un attore: in primo luogo, venendo a mancare un certo tipo di continuità temporale, chi affronta un seminario è più pronto a mettersi in gioco, consapevole di dover costruire un contatto con i compagni di lavoro in breve tempo. Inoltre - ed in particolare per questo seminario, che si terrà in un meraviglioso agriturismo nelle campagne umbre – la formula del seminario permette una totale immersione nel tema e nel lavoro, isolando il gruppo dal normale corso degli eventi, dalla quotidianità generalmente frenetica e dispersiva che caratterizza le nostre vite. Il seminario è quindi un momento intenso e concentrato di lavoro ventiquattrore su ventiquattro, ma in un clima disteso e rilassato. Che attività hai programmato per il seminario? Faremo diverse attività, sia di gruppo che singole. Ognuno sarà costantemente aggiornato sul lavoro degli altri e ci si relazionerà sempre in un atteggiamento di ascolto e collaborazione reciproca. Durante i giorni di seminario faremo sia lavoro di training fisico in gruppo, mirato all’allenamento, all’ascolto, al lavoro sensoriale, al ritmo, sia un lavoro singolo sul monologo, le intenzioni, la rappresentazione. Quest’ultimo tipo di lavoro verrà svolto anche di fronte agli altri compagni, di modo che l’attività registica e attoriale costituisca comunque un momento di apprendimento e crescita per tutti. Ovviamente, alle otto ore di lavoro quotidiano, saranno affiancati momenti di relax e riposo, favoriti dalla cornice del seminario: l’agriturismo Oasi Battifoglia, immerso nella campagna umbra, è un luogo molto suggestivo e si potrà godere di cibo, bevande e vino di ottima qualità e di un paesaggio rilassante e distensivo. È necessaria una formazione specifica per poter partecipare? Si può partecipare al seminario indipendentemente dalle propria formazione, età o livello. Chiunque prenda parte al corso è trattato come un attore professionista e il lavoro svolto, slegato da qualsiasi tipo di legame emotivo personale, è mirato a tirare fuori da ognuno il più possibile. Non ci sono giudizi, non ci sono psicologismi: il teatro è – come troppo spesso si tende ad ignorare - una professione e il seminario è un momento di crescita professionale all’interno del quale il percorso svolto è più importate del risultato finale raggiunto. Che cosa ti appassiona di questo tipo di lavoro? Il teatro e la recitazione sono lavori scientifici, basati sulla tecnica – e quindi muscolatura, training e pratica fisica non possono essere slegati dall’utilizzo della voce, dell’espressività. L’attore lavora sulla comunicazione, analizzando i modi di essere dell’uomo. Ci si deve riconoscere per poter fare in modo che il teatro sia quello che è: uno strumento per raccontare storie. Questo metodo, portato avanti da grandissimi maestri del teatro, da Peter Brook a Lepage a tanti altri, porta l’attore a essere non vero, ma reale. L’attore deve confrontarsi con i propri limiti e le proprie possibilità e un lavoro sul monologo permette di conoscersi più profondamente. Inoltre per me questo seminario è una splendida occasione per approfondire la mia vocazione all’insegnamento, per studiare, per non smettere di lavorare. *** Per informazioni, ufficio stampa Scimmie Nude Ref. Francesca Audisio, francescaaudisio@scimmienude.com 333.5223569 Programma: IL CORPO PARLANTE training e addestramento fisico dell’attore come macchina perfetta. Studio pratico e personale della propria muscolatura, dei suoi limiti e delle sue possibilità. Cosa mi serve per andare in scena? Quali parti del mio corpo producono una vibrazione e quali no? Cosa posso usare per muovermi, e quali sono i miei limiti fisici? LO SPAZIO E L’ATTIVITA’ SENSORIALE studio sulla percezione del movimento attraverso la riscoperta dei nostri cinque sensi. Lavoro sugli animali come punto di partenza del nostro essere. Uso sempre tutti i miei sensi? Come posso svilupparli? IL GIOCO e L’IMPROVVISAZIONE riscoperta del gioco, differenza tra “scherzo-adulto” e “gioco-bambino” e regole dell’improvvisazione libera. LA LOGICA DEL TESTO studio del testo secondo le sue frasi e partiture attraverso tecniche teatrali innovative che non prevedono lo studio a tavolino ma la logica concreta sulla scena, perché il testo venga agito e non recitato.